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D. Le persone affette da allergia ai pollini possono utilizzare prodotti erboristici?

R. I pollini sono costituiti da piccoli grani invisibili ad occhio nudo capaci di dare sintomi allergici nei soggetti sensibili solo quando inalati poiché, al contatto con la mucosa respiratoria, liberano delle proteine che a loro volta inducono la produzione di anticorpi specifici. In circa il 10 per cento dei soggetti con pollinosi si può tuttavia verificare quella che viene definita "sindrome orale allergica", caratterizzata da allergia ai pollini e da una concomitante allergia ad alcuni alimenti vegetali, soprattutto se freschi e crudi. Ad esempio può capitare che una persona allergica alle graminacee possa avere, mangiando un kiwi, una pesca o altri alimenti (agrumi, melone, ciliegia, albicocca, prugna, mandorla) gonfiore delle labbra, bruciore della lingua ed altri sintomi locali che si risolvono in circa 30-60 minuti dalla comparsa anche se, nei casi peggiori, si può andare incontro a sintomatologie ben più gravi. La cosa accade poiché gli alimenti vegetali presentano degli antigeni in comune con i pollini e ciò determina quella che si chiama cross-reazione o reazione crociata. Se si è allergici ai pollini, quindi, è bene stare attenti a ciò che si mangia come anche al consumo di erbe e sostanze naturali contenute nei prodotti erboristici.